Trauma psicologico
Cos’è il trauma
Al sentir pronunciare la parola trauma si evocano sensazioni spiacevoli o ricordi drammatici impressi nella mente di ognuno di noi. Le sensazioni evocate sono reazioni della psiche involontarie, quasi inconsapevoli, ma è ciò che spiega meglio il significato della suddetta parola, “trauma”, che deriva dal greco e si traduce con “ferita”.
Così come ogni ferita lascia una cicatrice, ciò che è traumatico dal punto di vista psicologico lascia il segno.
I vissuti traumatici lasciano un segno profondo nella vita delle persone, spesso sono stati esperiti in situazioni che perdurate per giorni, mesi o addirittura anni.
Sono tutte quelle situazioni dove è a rischio la sopravvivenza fisica e psicologica dell’individuo, o spesso come accade nei bambini, anche solo la presunzione che qualcosa di così tremendo possa essere accaduto.
Trauma infantile
Nei bambini le esperienze traumatiche possono comportare una sintomatologia che può manifestarsi subito oppure a distanza di anni.
Minore è l’età dei soggetti esposti a queste esperienze, maggiore sarà l’effetto dirompente, quindi traumatico, sulla psiche dell’individuo. I bambini, infatti, a causa della loro immaturità psicologica, cognitiva e neurobiologica, non riescono a rielaborare le situazioni traumatiche, a dare un senso a quanto accade, e questo comporta che il trauma resti impresso nella loro mente provocando profonde modifiche non solo a livello psicologico ma anche a livello organico.
I traumi maggiori sono tutti quegli episodi in cui ci si sente a rischio per la sopravvivenza fisica e psicologica.
- Si fa riferimento a episodi riconducibili a trascuratezza, abuso sessuale, violenza fisica e psicologica.
I traumi minori sono eventi meno impattanti rispetto al rischio di sopravvivenza del soggetto, ma caratterizzati da una durata prolungata e da una reiterazione nel tempo che comporta una reazione dell’individuo invisibile all’esterno ma profonda.
- Si pensi a tutte quelle situazioni in cui il bimbo o l’adolescente possa essersi sentito trascurato, abbandonato, svalutato, bullizzato.
Questi avvenimenti provocano vissuti emotivi difficili da sostenere proprio per la mancanza nel bambino delle strutture psichiche presenti invece nell’adulto.
Quindi la mente del bambino si protegge, mettendo in atto dei meccanismi di difesa che portano alla rimozione di quanto accaduto, dissociandosi dal ricordo e dall’emozione che ne ha scaturito. Questo meccanismo richiede molta fatica alla mente del bambino e quello che accade è che l’individuo traumatizzato possa manifestare disturbi psichici e fisici di vario genere, sviluppando un’incapacità a reagire in modo funzionale alle emozioni.
Nella terapia con l’adulto emergono spesso eventi traumatici avvenuti in passato. Trovare il modo di far riemergere quei vissuti permette di fare chiarezza, reinterpretando i fatti accaduti con le strutture tipiche dell’adulto e di ridimensionandone l’emozione di base. Non è come spesso si pensa un processo necessariamente doloroso, ci sono strategie terapeutiche “anestetizzanti” che rendono più efficace e rapido l’intervento.
Età adulta - Disturbo da stress post traumatico (PTSD)
Quando il trauma maggiore si verifica in età adulta la persona traumatizzata può manifestare la sintomatologia propria del disturbo post traumatico da stress. Tale disturbo si presenta in genere dopo uno o più eventi particolarmente traumatici o percepiti come tali, come per esempio un’esposizione a minaccia o realtà di morte, gravi lesioni o violenze sessuali.
La caratteristica principale è lo sviluppo di una serie di sintomi ansiosi e/o depressivi collegati alla paura, all’ansia e all’evitamento. Si possono osservare anche un calo dell’umore o anedonia (incapacità di provare piacere).
Si possono distinguere alcune tipologie di sintomi:
- Pensieri intrusivi con immagini associate al trauma
- Difficoltà nel ricordo dettagliato del momento traumatico
- Riduzione dell’interesse o della partecipazione ad attività significative
- Sentimenti di distacco o estraneità nei confronti degli altri
- Sentimenti di diminuzione delle prospettive future: queste persone temono di non poter più aspirare a una vita normale.
- Evitamento delle situazioni associabili al momento traumatico
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