Definizione di ipocondria
L’ipocondria è lo stato di preoccupazione eccessiva per la propria salute che porta a interpretare i normali segnali che provengono dal corpo come i sintomi di una patologia specifica. La preoccupazione si mantiene e talvolta aumenta anche se il soggetto abbia ricevuto rassicurazioni mediche fondate e pertinenti che confermano l’assenza di malattie organiche, nonostante vi sia la capacità di comprendere le informazioni ricevute.
I sintomi dell’ipocondria, come capisco se sono ipocondriaco?
Sperimentare ansia per la propria salute è normale ed è anche funzionale, perché tale preoccupazione permette di attivarsi e affrontare tutta una serie di accertamenti che potrebbero salvaguardare dalle malattie.
Quando la paura e la preoccupazione iniziano ad essere costanti e quotidiane si entra in una modalità di controllo pervasiva che intacca le aree di funzionamento della vita.
Vediamo quali sono i sintomi più comuni di chi soffre di ipocondria:
- Preoccupazione di avere o contrarre una grave malattia.
- Elevato livello di ansia quando si entra nel tema
- Sintomi somatici non presenti o, se presenti, sono di lieve intensità. Se effettivamente è presente un’altra condizione medica o vi è un rischio elevato di svilupparla, la preoccupazione risulta eccessiva o sproporzionata
- Eccesso di visite mediche, o, al contrario, evitamento della richiesta di aiuto medica
- Costante ricerca su internet di informazioni mediche, oppure, totale evitamento di ricerca di informazioni
Conseguenze dell’ipocondria grave
Conseguenze dell’ipocondria grave:
La mancanza della conferma di malattia conduce il soggetto ipocondriaco a preoccuparsi ancora di più. La convinzione di essere malati può portare a pensare che il medico abbia sbagliato la diagnosi, talvolta cambiando più specialisti. Quindi, chiedere rassicurazioni aumenta la paura invece che diminuirla.
Si può sviluppare anche la costante ricerca su internet di spiegazioni e caratteristiche legate ai sintomi, che la persona prova a tradurre in diagnosi medica.
Questa condizione può portare a uno stato di debilitazione fisica e mentale in quanto, se protratta nel tempo, può innescare “vere” malattie psicosomatiche da stress. Lo stress inoltre rende più difficile il lavoro del sistema immunitario perché lo porta ad affaticarsi nella sua opera quotidiana di protezione dell’organismo. In altre parole, chi si autoconvince di essere malato alla fine aumenta la probabilità di ammalarsi.
Trattamento dell’ipocondria:
Visite mediche, esami specialistici e farmaci sono l’unico modo che ha l’ipocondriaco per cercare di placare la sua ansia. Ma non basta: di fronte alla conferma di buona salute, il malato cambia medico e si sottopone a nuovi esami per trovare la sua immaginaria malattia. Con spese inutili: si stima che ogni anno poco meno del 20% dei soldi spesi per la salute sia dovuto a falsi malati.
L’ipocondriaco vuole farmaci, ma la cura adeguata è la psicoterapia: l’ipocondria nasconde problematiche psicologiche complesse e un senso di disagio verso sé stessi e gli altri. Il medico può aiutare il paziente accogliendo le sue paure, rassicurarlo e aiutarlo ad accettare a comprendere la sua malattia da un punto di vista psicologico.
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